Il progetto PRIN intende indagare, da un punto di vista interdisciplinare, il complesso mondo della scienza dei consumi, soprattutto in riferimento all’ambito del cibo, dell’alimentazione e delle variegate articolazioni del mondo agroalimentare.
Informazioni preliminari
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Michele Antonio Fino
ALTRI RICERCATORI UNISG COINVOLTI: Lorenzo Bairati, Maria Giovanna Onorati, Antonella Campanini, Donatella Saccone
PARTNERSHIP: Università degli Studi ‘G. d’Annunzio’ Chieti – Pescara (Italia), Università degli Studi di Bari ALDO MORO (Italia), Università degli Studi di Bologna (Italia), Università degli Studi di Verona (Italia)
DURATA DEL PROGETTO: 36 mesi (da febbraio 2022 a gennaio 2025)
BANDO DI FINANZIAMENTO: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Descrizione (PRIN) 2020 – 2020K5XAK9
SITO WEB: In aggiornamento
SDGs:
Descrizione
“Dell’origine. Identità, autenticità e contraddizioni del cibo”: il suo contenuto semantico e la sua estensione logica concernono il tema del cibo considerato come crocevia ed intersezione di una infinità di pratiche (culturali, tecniche e scientifiche), tra le quali emerge con particolare forza quella che lega il cibo ai discorsi dell’origine, dell’autenticità e dell’identità, coinvolgendo elementi multifattoriali e multidisciplinari.
Il suo contenuto metodologico, infatti, si propone di superare quella competizione ancora persistente fra le grandi tradizioni di pensiero (umanisti contro scienziati), mostrando come scienze sociali e scienze dure non solo possano, ma debbano intrecciarsi e fondersi. Da qui la particolare attenzione, ascrivibile all’oggetto stesso del progetto di metterne al centro inchieste, ricerca sistematica, verifiche sperimentali e rilevazioni statistiche. Rifuggendo ogni forma di egocentrismo metodologico – foriero di molteplici errori –, la presente ricerca intende così rispondere a bisogni di natura etica, sociale, scientifica, confrontandosi, con temi che da un lato concernono l’esigenza pubblica di fare chiarezza intorno alla verità merceologica dei prodotti alimentari e di ciò che li rende attraenti per il mercato (l’origine, appunto), dall’altro si misurano con quella fabbrica di stereotipi e di autoinganni che pure investe il settore del cibo, nella consapevolezza che, di fronte ad una tematica così variamente articolata come quella del cibo, il ricorso a concetti tradizionali e alle pure tradizionali disgiunzioni specialistiche, non risulta essere adeguato. In questa direzione, il progetto intende fornire orientamenti per le future policies in tema di cibo, di consumo e di produzione responsabile, di tutele giuridiche, di smascheramento delle potenziali distorsioni, rivolgendosi altresì a quanti intendano adottare atteggiamenti di consumo critici e responsabili. Del resto l’orizzonte del cibo mostra di essere una fonte di interesse
tanto ineliminabile, quanto gravida di equivoci e illusioni, con forti ricadute sociali (dall’universo giuridico a quello economico, da quello culturale a quello ambientale, da quello socio-antropologico a quello psicologico e della salute). Da qui l’esigenza di organizzare il progetto, a differenza degli studi che si sono precedentemente occupati del cibo secondo le seguenti fasi:
- Monitorare la modulazione delle scelte;
- Verificare le correlazioni significative tra scelte e processi decisionali ad essi sottesi;
- Comprendere se tali processi si basino sul contrabbando di ideologie discutibili (quando non una vera e propria attività volta alle frodi) oppure se vi sia una rivoluzione nel costume epistemologico che spinga ad un consumo responsabile.
I saperi coinvolti, lungi da ogni forma di eclettismo, si compenetrano per misurare un fenomeno non privo altresì di contraddizioni interne.
Pubblicazioni
In aggiornamento