L’Italia è, tra i grandi paesi europei, quello con la maggiore percentuale di aree montane utilizzate per l’agricoltura. L’agricoltura montana e le sue diverse filiere hanno un importante impatto sulle società e le economie locali perché fungono da volano per l’artigianato, il turismo e il commercio, riducendo il rischio di abbandono e spopolamento di queste aree. La segale (Secale cereale L.) con le sue varietà locali adattate alla montagna, è stata un elemento caratterizzante del tessuto sociale e economico montano del Piemonte nei secoli passati.
Informazioni preliminari
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Paola Migliorini
ALTRI RICERCATORI UNISG COINVOLTI: Sandra Spagnolo
PARTNERSHIP: UNITO – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi DBIOS (Italia), IAR – Institut Agricole Régional (Italia)
DURATA DEL PROGETTO: 10 mesi (da marzo 2023 a dicembre 2023)
BANDO DI FINANZIAMENTO: PSR 2014-2022 – Misura 10 – Sottomisura 10.2 SOSTEGNO PER LA CONSERVAZIONE, L’USO E LO SVILUPPO SOSTENIBILI DELLE RISORSE GENETICHE IN AGRICOLTURA Operazione 10.2.1 “Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche vegetali in agricoltura”
SDGs:
Descrizione
La segale oggi è quasi scomparsa dalle montagne piemontesi, basti pensare che in Italia è coltivata su non più di 3.340 ettari, per una produzione di 10.500 tonnellate annue, prevalentemente ottenute in aree marginali e montane del Sud (Istat, 2021). Le attività di raccolta, conservazione e reintroduzione sul territorio di varietà vegetali tradizionali sono necessarie non solo per mantenere ed arricchire il patrimonio di risorse genetiche regionali ma per fornire materiale genetico utile alla gestione sostenibile delle risorse naturali. La possibilità di avvalersi di varietà locali, generalmente evolute in condizioni di bassi input agronomici e più adatte alle condizioni pedoclimatiche dei luoghi in cui si sono diffuse e conservate, è importante nell’ottica di promuovere ed incentivare sistemi di coltivazione a basso input e a basso impatto ambientale. La segale, in particolare le varietà locali coltivate negli ambienti montani, trova ancora oggi un posto importante nell’agricoltura di montagna, in terreni marginali in cui vi sia scarsa disponibilità di sostanza organica e il clima invernale limiti la possibilità di coltivazione di molte specie agrarie.
Il progetto GERMO-SE si pone i seguenti obiettivi specifici: coltivazione e moltiplicazione di tre ecotipi tradizionali di segale della Val di Susa, al fine di mantenere ed arricchire il patrimonio delle risorse genetiche piemontesi; selezione e rigenerazione dei lotti di seme dei tre ecotipi di segale reperite; diffusione delle conoscenze sulla coltivazione e il mantenimento delle varietà locali di segale e selezione partecipativa delle risorse genetiche.
Il partenariato a conclusione del progetto intende organizzare incontri divulgativi dove presentare: una raccolta di dati morfologici e agronomici utili alla descrizione fenotipica e agronomica dei tre ecotipi; un’analisi delle distanze genetiche tra le diverse accessioni di semi/oppure tra gli ecotipi di segale in studio, una raccolta di documentazione storica sugli ecotipi e dei lotti di semente omogenea delle risorse genetiche.
News dal progetto
GERMOSE_cartello_informativo_PSR20142022
Pubblicazioni
In aggiornamento