Ermanno Olmi, di Massimo Locatelli
Persone

Ermanno Olmi, di Massimo Locatelli

Quello che un autore mette in un film è la parte migliore della propria vita, per questo risulta impossibile stabilire quale momento di vita risulti migliore rispetto a un altro. Io non so se qualcun altro sarebbe in grado di farlo. Trovo che sia tutto interessante e valido nella vita di un uomo, anche un … …read more

Se la vita è una trappola per topi, noi siamo il formaggio
Approfondimenti

Se la vita è una trappola per topi, noi siamo il formaggio

Cosa c’è dietro la semplicità? Quanto vengono realmente apprezzate le antiche tradizioni? Fortunatamente c’è qualcuno che resiste. Esistono realtà non così eccessivamente lontane dai trambusti metropolitani che persistono nel loro intento: creare qualcosa che sia veramente genuino. Il formaggio, alimento del quale la genuinità deve essere indiscussa, è probabilmente uno dei migliori esempi di tradizionalità … …read more

S.P.A.M. – L’informazione consapevole delle Tavole Accademiche
UNISG Voices

S.P.A.M. – L’informazione consapevole delle Tavole Accademiche

Sono quattro gli studenti che oggi hanno presentato il nuovo progetto dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche: le Tavole Accademiche. Un’avventura iniziata solo un anno fa ma che ha già visto sfilare all’interno delle mura pollentine un gran numero di Chef provenienti da tutto il mondo. Alice Waters, Augusto Lima, Niko Romito per citare alcuni … …read more

Laurea Honoris Causa a Ermanno Olmi – Laudatio del Rettore UNISG
Attualità

Laurea Honoris Causa a Ermanno Olmi – Laudatio del Rettore UNISG

Ermanno Olmi è parte costitutiva di quell’ossimorico, tragicamente felice, secolo breve appena trascorso, ma non si è fermato, arreso al limine del millennio, perché ancora ogni giorno affronta e indirizza con il prezioso patrimonio di mondo che gli appartiene, l’incerto presente.

I pastori e le filiere lattiero casearie nei PVS
Attualità

I pastori e le filiere lattiero casearie nei PVS

Quanti sono nel mondo i pastori, che seguendo le proprie greggi o i propri armenti, perché nomadi o perché impegnati nella transumanza, si muovono ogni anno? E’ difficile stabilirlo ma una prima stima potrebbe portarci a definire in 100 milioni di individui i cosiddetti allevatori landless (Fao, 2003), cioè i veri pastori. A questo numero … …read more

Salviamo quei tesori dagli sfregi estetici
UNISG Voices

Salviamo quei tesori dagli sfregi estetici

Mentre attraversavo il Salento non riuscivo a credere che per anni gli ulivi secolari e i muretti a secco che stavano rendendo il mio viaggio più piacevole fossero stati regolarmente estirpati dal territorio per finire in qualche spazio privato. Dopo anni di sciacallaggio del paesaggio (scusate la rima, ma questo è) ora in Salento ci … …read more

Il formaggio come il mondo: microstorie alla vigilia di Cheese
Persone

Il formaggio come il mondo: microstorie alla vigilia di Cheese

Che il Cinquecento segni un momento di radicale trasformazione nel modo in cui le elites culturali, economiche e politiche europee vedevano il mondo è ormai dominio comune. Meno noto è come questi venti di cambiamento spirassero non solo sulle alte guglie delle cattedrali e dei palazzi regali, ma anche nelle polverose strade di fango delle città e delle campagne.

Che cosa perdiamo se perdiamo la geografia
UNISG Voices

Che cosa perdiamo se perdiamo la geografia

Dalle mie parti, per indicare qualcuno su cui non è possibile fare affidamento, sulla cui opinione è meglio non contare, si dice che “non sa da che parte è girato”, ed espressioni simili ci sono in altre lingue, come lo spagnolo “no saben donde están parados”. Pare che il buon senso popolare opponga un’inappellabile diffidenza verso … …read more

Gessetto e formaggio
UNISG Voices

Gessetto e formaggio

Un’allieva del Master dell’Università di Scienze Gastronomiche riconcilia gli ambiti apparentemente distanti della gastronomia…

La gastronomia è soltanto “una roba da gourmet”?
UNISG Voices

La gastronomia è soltanto “una roba da gourmet”?

La domanda che ci vogliamo porre questa volta è la seguente: può la “haute cuisine” essere uno strumento di progresso socio-economico in paesi contraddistinti da alti tassi di povertà e scarsa crescita economica?