Ilmurrán con Sandro Bozzolo

Nell’estate 2014, una giovane ragazza Maasai ha raggiunto una “pastora” piemontese sui pascoli delle Alpi Marittime. Due donne lontanissime tra loro, diverse per colore di pelle, generazione e lingua hanno vissuto una stagione d’alpeggio insieme, condividendo il lavoro, raccontandosi la loro storia, riconoscendosi più vicine.
Le loro voci arrivano da lontano. Silvia Somà si muove tra elementi primordiali, produce il formaggio con gli strumenti dei suoi antenati, ha tramandato la passione a suo figlio come in un rituale. Leah Lekanayia ha impressi a fuoco sulla pelle i simboli di un popolo pastore che ancora sopravvive sugli altipiani del Kenya. L’una e l’altra incarnano culture che oggi si trovano di fronte a scelte decisive, necessarie per la loro sopravvivenza. Ilmurrán significa “guerrieri”, perché la loro è una storia di resistenza.
L’incontro è nato come un’esperienza antropologica a tutti gli effetti, realizzata in regime di completa autoproduzione dall’Associazione Culturale Geronimo Carbonò. Gli autori del progetto hanno condotto metodologie di ricerca in prima persona, immergendosi nel contesto di osservazione con l’obiettivo di abbattere il più possibile ogni barriera tra ricercatore e informatore. La proposta di Ilmurrán-Maasai in the Alps, presentata nell’omonimo libro, è risultata finalista al concorso indetto dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari 2015
Conferenza in lingua Italiana