Il contest è giunto al termine con la finale tenutasi a Pollenzo lo scorso 15 giugno.

Contaminazione e innovazione sono le parole che potrebbero racchiudere quanto visto (e degustato) nel corso della finale del Contest Tre Spade, giunto alla sua seconda edizione. Gli studenti del Master of Applied Gastronomy hanno avuto circa due mesi di tempo per elaborare una preparazione/ricetta che rispondesse al metro di valutazione del concorso: Processo –  in base a conservazione e replicabilità, Sostenibilità – attraverso una riduzione misurabile dello scarto, Caratteristiche peculiari – profilo sensoriale e originalità, Ricerca e sviluppo – utilizzo delle attrezzature Tre Spade, innovazione e impatto.

5 i progetti finalisti, elaborati da studenti di 4 nazionalità diverse (Francia, Germania, India, Messico):

  • Anne Jashe – Giro del Monviso
  • Jean Baptiste Cabot – Symbiosis Tapas
  • Kartik Harsha – Methi Paneer
  • Maria Jose Fernandez – Finolio
  • Shivam Verma – Apples

Ad una fase preliminare di preparazione è seguita una presentazione individuale durante la quale i partecipanti hanno potuto raccontare e spiegare a pubblico e giuria la ricerca e la selezione degli ingredienti oltre ai processi necessari alla realizzazione.  A seguito della presentazione si è dunque proceduto con la fase di assaggio dedicata alla giuria, composta da rappresentanti di Tre Spade.

Gli elaborati hanno stupito tutti i presenti per l’originalità e l’approfondito lavoro di ricerca che li contraddistingueva e non è stato facile decretare il vincitore. I primi tre classificati, nell’ordine: Maria Jose Fernandez, Jean Baptiste Cabot e Shivam Verma si sono aggiudicati un’attrezzatura professionale Tre Spade.

Appuntamento dunque all’edizione 2022/23 del Master of Applied Gastronomy: Culinary Arts.