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Emanuele De Vittoris porta i sapori del territorio lungo il Cammino di San Benedetto

Che cosa ha a che fare un gastronomo con il Cammino di San Benedetto nel cuore del Lazio? Lo abbiamo chiesto ad Emanuele De Vittoris, laureato triennale che da tempo è attivo nel suo territorio, la Ciociaria, dove lavora nel Bellavista, il ristorante-pizzeria di famiglia a Picinisco, e produce e alleva in biologico olio con la cultivar autoctona Marina e maiali della razza Casertana presenti storicamente in quest’area.

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Con un gruppo di validi collaboratori Emanuele ha dato vita alla condotta Slow Food Valle di Comino e a questo proposito ci spiega: “Da tempo opero per trovare nuove forme per valorizzare la mia zona di origine, che si trova in provincia di Frosinone, ricca di retaggi storici, culturali e gastronomici. Quest’anno ho avuto la possibilità di entrare nell’organizzazione delle Terre dei Cammini, un percorso sulle orme di San Benedetto che parte dalla provincia di Frosinone per giungere a Roma nell’anno del Giubileo”.

Nello specifico questo cammino – organizzato su iniziativa della Camera di Commercio di Frosinone – partito il 26 luglio e che si concluderà il 3 agosto, prende il via dall’Abbazia di Montecassino, vero e proprio epicentro della religiosità benedettina, con visite alle principali Abbazie fondate dall’ordine, ovvero: l’Abbazia di San Domenico a Sora, l’Abbazia di Casamari a Veroli, la Certosa di Trisulti a Collepardo, la Badia di San Sebastiano ad Alatri, il Monastero di San Benedetto di Subiaco, la visita al Sacro Speco e tante altre ancora.

Un percorso di circa 170 kilometri a piedi, in bicicletta o a cavallo,  che consentirà di esplorare le bellezze paesaggistiche, naturalistiche, storiche e monumentali delle città attraversate: Cassino (Montecassino), Villa S. Lucia, Piedimonte San Germano, Aquino, Castrocielo, Roccasecca, Santopadre, Arpino, Sora, Isola del Liri, Castelliri, Monte San Giovanni Campano, Casamari, Veroli, Alatri, Collepardo, Vico nel Lazio, Guarcino, Trevi nel Lazio, Altipiani di Arcinazzo, Subiaco, Monterotondo e Roma.

Emanuele, insieme ad alcune condotte Slow Food della zona (oltre a quella della Valle di Comino di cui è fiduciario, quelle di Cassino, Frosinone e Territori del Cesanese) ha studiato e selezionato i prodotti enogastronomici da poter abbinare a ogni tappa del viaggio e che i pellegrini potranno degustare a colazione, nei laboratori del gusto e nelle merende organizzate durante le tappe serali del Cammino di San Benedetto.

Racconta infatti Emanuele: “Il progetto ‘Terre dei Cammini’ prevede che durante le tappe serali del Cammino di San Benedetto ci siano dei Laboratori del Gusto gratuiti per i soci Slow Food e per i pellegrini, momenti in cui spesso si sarà a stretto contatto con i monaci. Ad esempio, grazie alla collaborazione con il priore dell’Abbazia di Casamari, i pellegrini potranno fare la merenda del monaco con i prodotti dell’orto che coltivano nelle mura dell’Abbazia. Quindi l’intervento delle condotte Slow Food ha permesso una serie di attività gastronomiche che andranno a fare da corollario al cammino spirituale e naturalistico quale è il Cammino di San Benedetto. Tutti i prodotti incontrati, selezionati, e degustati lungo il Cammino, finiranno in un cesto simbolico che sarà portato in udienza a Papa Francesco all’arrivo a Roma il 3 agosto”.

Come dire: grazie alla gastronomia, corpo e spirito non sono mai stati così uniti.

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