Una piccola parentesi iniziale: non vi è un solo motivo per spiegare la situazione attuale in Brasile. I personaggi coinvolti nell’operazione Lava Jato (un’inchiesta su uno schema di tangenti all’interno della compagnia nazionale Petrobras, tra i cui sospettati ci sono i due ultimi presidenti del Brasile) sono più di 300, e la maggior parte dei politici ha votato pro-impedimento pochi giorni fa, in quello che diverse testate hanno definito uno spettacolo bizzarro, che ha tuttavia i tratti di una vera e propria tragedia.
La votazione era presieduta dal Presidente della Camera dei Deputati Eduardo Cunha, membro del Partito del Movimento Democratico Brasiliano (Pmdb) e primo promotore dell’impeachment. nel caso in cui il Senato ratifichi la decisione della Camera, diventerà vice-presidente a fianco di Michel Temer. Quest’ultimo – attuale vice-presidente – prenderebbe il posto di Dilma, ma teoricamente rischierebbe a sua volta l’impeachment data la corresponsabilità nell’aver approvato le stesse leggi per cui è sotto accusa Dilma Rousseff e per altre inchieste che lo vedono coinvolto.
Lo scandalo delle intercettazioni tra Dilma Rousseff e Lula del mese scorso (entrambi indagati per corruzione ma senza prove concrete della loro colpevolezza finora) in cui la prima offre il posto di Ministro della Casa Civil al secondo per garantirgli l’immunità dalle indagini in corso, non è che la un disperato tentativo di salvataggio di un paese in cui il conflitto tra poteri dello Stato ha raggiunto il limite.
In tutto questo, l’elogio del giudice federale Sergio Moro (a capo delle investigazioni e grande ammiratore di Mani Pulite) a salvatore della patria, rischia di celebrare una figura che non troppo tempo fa esaltava la prigione preventiva, la delazione, la tortura ed il ricatto per ottenere confessioni utili ad incastrare avversari politici.
C’è tanta carne al fuoco, ma noi facciamo un balzo indietro, per ricordare i traguardi alimentari e sociali degli anni di governo dell’ex-leader del Partido dos Trabalhadores.
Capace di aggregare il sostegno non solo delle nuove classi medie che avevano beneficiato della stagione di crescita e comprensibilmente scommettevano sul loro leader, ma anche delle ali socialmente estreme del Brasile (Limes), Luiz Ignacio da Silva venne eletto nel 2003, ed il suo governo prese subito di mira la lotta alla fame, che passò dall’essere una “mera” strategia di governo a una politica statale.
Il CONSEA (Consiglio Nazionale di Sicurezza Alimentare e Nutrizionale), nato nel 1993 ed estinto nel 1995, fu riattivato creando il Ministero Straordinario di Sicurezza Alimentare e Lotta alla Fame (MESA). Successivamente, nel 2004, dall’unione con altri due Ministeri fu creato il Ministero per lo Sviluppo Sociale e la Lotta alla Fame (MDS).
Il progetto Fame Zero, strumento cardine della lotta alla malnutrizione e povertà diffusa, si sviluppò su quattro assi:
- Accesso agli alimenti
- Incentivi all’agricoltura familiare
- Generazione di rendite
- Articolazione, mobilizzazione e controllo sociale
Il Programma di Acquisizione di Alimenti da Agricoltura Familiare (PAA), consisteva nell’acquisto diretto da parte del governo di alimenti provenienti da aziende a conduzione familiare, e ha contribuito a combattere la piaga della fame soprattutto nelle aree rurali e più povere del paese.
Se le agroindustrias e le grandi proprietà rurali dominano una produzione agricola impostata sull’esportazione, l’agricoltura familiare è cresciuta dal 2002 al 2014 al tal punto da essere promotrice del 70% degli alimenti consumati in tutto il Brasile.
Oltre alla duplice azione dell’accesso al microcredito e la distribuzione di alimenti alle fasce più povere, gli anni di governo del leader del Partido dos Trabalhadores (PT) hanno portato all’inclusione sociale di grandi fasce di popolazione rimaste fino ad allora ai margini dei mercati di consumo.
Negli otto anni di presidenza:
- 21 milioni di persone sono uscite dalla miseria
- La disoccupazione era scesa dal 12% all’8%
- Sono stati creati 12,5 milioni di nuovi posti di lavoro formali
- La scolarità ha raggiunto il 90% dei bambini
- Gli studenti afro-brasiliani con accesso agli studi superiori è triplicato dal 2001 al 2012 (qui si conta anche il primo mandato della Rousseff)
- Sono stati creati ingenti programmi di alimentação escolar, adottati come modello da diversi progetti di sviluppo internazionali
Uno dei meriti del governo del presidente del PT è stato il costante sviluppo dell’intersettorialità di questa strategia e la creazione di un ambiente di dialogo all’interno del governo.
I massicci programmi sociali e di ridistribuzione del reddito (come la Bolsa Familia che fornisce aiuti finanziari alle famiglie in stato di povertà, a patto che queste garantiscano la scolarizzazione dei figli e la loro vaccinazione), nel 2010 avevano generato per queste famiglie il corrispettivo di 5,6 miliardi di euro.
In ambito diplomatico, otto nuove ambasciate sono sorte in America Centrale e nei Caraibi, con la stipulazione di 139 trattati internazionali con i Paesi dell’istmo e 144 con quelli Caraibici, favorendo una crescita del 66% delle esportazioni verso l’area.
Garanzia di prezzi minimi per i prodotti, promozione dell’autostima delle mulheres rurais e sviluppo territoriale per la gestione di un territorio estremamente vulnerabile, tramite programmi come RioRural, hanno permesso la diversificazione delle attività e uno sviluppo notevole del settore.
L’accesso alla terra era ed è ancora un tema spinoso, dove Il MST (Movimento Sem Terra) di recente si è visto per l’ennesima volta assassinare alcuni membri per le mani di una polizia militare che è nota in tutto il mondo per la sua violenza ed impunità nelle opere di “pacificazione”.
Secondo la rivista di geopolitica Limes, il decennio di forte crescita dell’amministrazione Lula non è stato sfruttato dal successivo governo per aprirsi alla concorrenza internazionale, investire in capitale umano, aumentare produttività e competitività complessiva e realizzare infrastrutture adeguate.
Tra i beni strategici più critici troviamo quelli forestali, una costante della storia recente verdeoro e bersaglio di continui meccanismi speculativi che non tengono conto delle comunità indigene, in favore dell’espansione delle agroindustrias e che favoriscono la criminalità ambientale legata al commercio del legno e non solo.
Altresì gli accordi commerciali spesso non considerano gli impatti ambientali e sociali, in aree ecologicamente vulnerabili e permettono la penetrazione nel paese di tecniche agricole non adatte alla fragilità del paese con maggior biodiversità al mondo.
In un ambiente politico in cui si vota a favore dell’impeachment invocando Dio, la dittatura militare, i broker assicurativi del Brasile, o il colonnello Ustra (leader del Doi-Coi di San Paolo (uno dei maggiori centri di tortura della dittatura civile-militare), riconosciuto come un torturatore dalla giustizia brasiliana.del Doi-Coi di San Paolo, uno dei maggiori centri di tortura della dittatura civile-militare e riconosciuto come torturatore dalla giustizia brasiliana), è difficile auspicare un riposizionamento dell’agricoltura familiare e politiche di inclusività sociale al centro dei piani del futuro eventuale governo di transizione.
Difficile scorgere un progetto che contempli un dialogo su temi come l’accesso alla terra e la sovranità alimentare, spesso elusi da diversi mandati, in un ambiente politico in cui si vota a favore dell’impeachment invocando la prorpia famiglia, la pace di Gerusalemme, Dio, la dittatura militare, i broker assicurativi del Brasile, o il colonnello Ustra (leader del Doi-Coi di San Paolo, uno dei maggiori centri di tortura della dittatura civile-militare). Facile invece accusare i due ultimi presidenti di un male che tocca invece tutti i partiti e diversi gruppi imprenditoriali, con capi d’accusa che vanno dalla corruzione di vario tipo allo sfruttamento di lavoro schiavo. Ancor più difficile ma doveroso auspicare un riposizionamento dell’agricoltura familiare e politiche di inclusività sociale ed educazione al centro dei piani di un futuro eventuale governo di transizione.
Paolo Solinas
Fonti per approfondire:
- O estado da segurança alimentar e nutricional no Brasil: https://www.fao.org.br/download/SOFI_p.pdf
- Fabrizio Lorusso – 10 domande per capire l’impasse del Brasile: http://www.huffingtonpost.it/fabrizio-lorusso/10-domande-per-capire-limpasse-del-brasile_b_9585906.html
- David Lifodi – Brasile: prove di golpe alla venezuelana: http://www.peacelink.it/latina/a/42856.html
- Giovanni Agostinis – La politicasudamericana del Brasile di Lula: http://www.limesonline.com/la-politica-sudamericana-del-brasile-di-lula/19539
- Carlo Di Franco – Il Brasile ai tempi di Lula; sviluppo e ridistribuzione: http://www.limesonline.com/rubrica/il-brasile-ai-tempi-di-lula-sviluppo-e-ridistribuzione
- Roberto Vecchi – Il piano contro Dilma e Lula minaccia la democrazia in Brasile: http://www.limesonline.com/brasile-lula-ministro-dilma-intercettazione-complotto-democrazia/90442?prv=true
- Eliane Brum – Na política, mesmo os crentes precisam ser ateus: http://brasil.elpais.com/brasil/2016/03/14/opinion/1457966204_346156.html
- Eliane Brum – Brazil is in danger of turning the clock back on democracy: http://www.theguardian.com/commentisfree/2016/mar/18/brazil-judiciary-democracy-sergio-moro-impeach-dilma-rousseff
- Raquel Rolnik – L’accordo della Samarco: ovvero le volpi che si prendono cura del pollaio: http://carlinhoutopia.wix.com/carlinhonews#!accordo-samarco-/cmqa
- Mauricio Angelo – Sebastião Salgado, il patrocinio della Vale e la “salvezza” del Rio Doce: http://carlinhoutopia.wix.com/carlinhonews#!sebastio-salgado-il-patrocinio-della-v/c1ha4
- Brasile, così il piano “Fame zero” di Lula ha dimezzato la popolazione malnutrita: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/11/brasile-cosi-il-piano-fame-zero-di-lula-ha-dimezzato-la-popolazione-malnutrita/1792566