Il rettore Andrea Pieroni: “Pollenzo è una casa che dovete contribuire a far crescere e a migliorare, perché proprio da voi arriveranno le visioni più nuove”
Roberto Moncalvo: “Abbiate il coraggio della coerenza, è quello che fa la differenza”
Catia Bastioli: “Superare gli egoismi e costruire una visione comune di connessione tra le diverse realtà”
Daniela Pirani: “I tempi sono maturi per essere gastronomi non nel privilegio, ma nella responsabilità”
Carlo Petrini: “Siate gastronomi generosi, per il cambiamento e per la pace. E dal prossimo anno Pollenzo istituisce un fondo per garantire ai neolaureati africani la possibilità di fare impresa nei loro paesi”
Una giornata luminosa e calda ha accolto i neo gastronomi in occasione dell’ottava edizione del Graduation Day dell’UNISG di Pollenzo, venerdì 8 marzo.
Gli ospiti d’onore di quest’anno Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti Piemonte, Daniela Pirani, alumna UNISG e docente di Marketing alla University of Liverpool Management School, hanno preso parte al tradizionale corteo che si è diretto dal cortile dell’Agenzia alla parrocchiale di San Vittore, insieme a studenti, docenti, al rettore Andrea Pieroni e al presidente dell’Università Carlo Petrini.
Nella chiesa di Pollenzo si è dunque svolta la cerimonia di proclamazione dei neo dottori, accompagnata dagli interventi degli ospiti, che hanno ricordato il loro percorso di studi e carriera.
I neo gastronomi provenivano da 10 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Alto Adige, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna) e da Austria, Svizzera, Germania, Australia e Sudafrica.
Di essi 31, quelli che hanno concluso il corso triennale in Scienze Gastronomiche e 8 quello di laurea magistrale in Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico.
Il rettore Andrea Pieroni ha aperto la giornata affermando:
“Da domani comincia per voi un nuovo percorso che vi proietterà nel mondo dell’azione che sia studio, lavoro o ricerca: diventerete protagonisti del mondo del cibo. Perché il cibo è sempre più al centro del vibrante crocevia della sostenibilità ambientale ed è oggi il solo snodo fondamentale per parlare di questioni irrisolte della salute della terra e di tutti i suoi figli. Il cambiamento che oggi vogliamo si fonda su una liberazione globale collettiva, sulla solidarietà e sull’impegno in prima persona. A Pollenzo parliamo di ragnatele valoriali che sottendono ogni sistema alimentare nel mondo che voglia essere in salute: ma anche di ragnatele relazionali della comunità pollentina. La rete di relazioni si dice sia il vero valore aggiunto di Pollenzo: qui lasciate solo temporaneamente il vostro caravanserraglio, che è legato alla storia delle prime università nate nel mondo arabo. Quando vorrete passare di qui, Pollenzo continuerà ad essere una agorà elettiva. E per questo iniziamo da settembre 2019 con le Giornate dedicate agli alumni, per incontro, scambio e formazione. Pollenzo è una casa che dovete contribuire a far crescere e a migliorare anche da lontano, perché proprio da voi arriveranno le visioni più nuove. Buon viaggio!”
Roberto Moncalvo, già presidente Coldiretti Italia e ora presidente Coldiretti Piemonte, ha quindi parlato della sua esperienza di ingegnere diventato imprenditore agricolo:
“Oggi sono un contadino biologico, laureato in ingegneria dell’autoveicolo. Ho scelto infatti di fare un esercizio quotidiano di coerenza fra i miei valori e il mio lavoro quotidiano, con 15 ettari di terreno alle porte di Torino, nell’azienda di famiglia. Quando rappresentavo Coldiretti Italia ho capito fino in fondo quale era il lavoro dell’agricoltura italiana. Io ero solo uno di 55 mila ragazzi che hanno scelto di aprire un’azienda agricola: oggi i giovani agricoltori sono quasi 90 mila. Quando ho potuto confrontarmi con agricoltori di altri paesi ho scoperto il valore di associarsi e lavorare insieme per cambiare le cose. Abbiate il coraggio di essere sempre coerenti come persone, quando andate a fare la spesa, quando scegliete se fare o meno la raccolta differenziata, persino quando dovete scegliere l’azienda dove andare a lavorare. Sono cose che già avete imparato qui a Pollenzo: abbiate il coraggio della coerenza, vi accorgerete che è difficilissimo, ma è quello che fa la differenza”.
Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, ha ricordato il suo percorso di studi e la sua attività:
“Oggi occorre cambiare modello di sviluppo e questo cambiamento parte dal nostro modo di vedere le cose. Il vostro percorso di studi è veramente rivoluzionario perché ha una logica sistemica. Credo che oggi si debba creare biodiversità di impresa e capacità di connessione, favorire imprese, iniziative e persone che abbiano lo stesso sentire verso il suolo. Noi dobbiamo dunque invertire la rotta: superare gli egoismi e costruire una visione comune di connessione tra le diverse realtà, grazie a fiducia e saggezza”.
Daniela Pirani, alumna UNISG e docente di Marketing alla University of Liverpool Management School, ha ricordato quanto ci si senta speciali ad essere studenti dell’UNISG di Pollenzo:
“Ci sono due superpoteri che l’UNISG ci regala: il primo è che ci insegna la dote della presenza empatica. Il cibo si studia entrando in contatto con le persone e questo richiede apertura ed empatia. Oggi è fondamentale coltivare questa capacità di ascolto. Il secondo superpotere è quello di avere un’idea diversa del fallimento, ossia considerarlo come possibilità di vedere altri scenari. Quando non ci allineiamo e non siamo conformi, si aprono nuovi scenari molto diversi da quello che consideriamo il successo. A Pollenzo abbiamo avuto un racconto diverso dell’idea di successo: nei nostri viaggi abbiamo conosciuto piccoli produttori idealisti, testardi e anticonvenzionali e questo ci mostra che un’altra vita e un’altra strada sono possibili. In questi ultimi 10 anni sono cambiate molte cose: studiare il cibo non è un privilegio, ma uno strumento perché permette di capire cosa cambia nel mondo. A voi ragazzi, come gastronomi si aprono nuove possibilità. Essere gastronomi è avere una responsabilità e siamo tutti chiamati a partecipare al cambiamento. È importante quello che avete imparato qui per sfidare lo status quo: si può usare il cibo per parlare di genere, di politica, di migrazioni e identità culturali, di cambiamento climatico, di spreco alimentare. Si può utilizzare quel che abbiamo imparato qui per avere diritto all’autodeterminazione e diritto alla felicità. I tempi sono maturi per essere gastronomi non nel privilegio, ma nella responsabilità”.
Infine ha chiuso la cerimonia l’intervento di Carlo Petrini:
“A voi che vi siete laureati oggi lascio due sollecitazioni. La prima è che voglio che siate generosi, non solo con il cuore. Aiutate Pollenzo a sostenere le borse di studio per quelli meno fortunati di voi. E voglio lanciare una iniziativa: dal prossimo anno istituiremo un fondo per garantire agli studenti africani laureati di fare impresa nei loro paesi, di tornare a casa e avere la possibilità di lavorare. Non se ne può più di sentire ‘Aiutiamoli a casa loro’ ma nessuno fa niente e parla a vanvera. Promuoviamo le borse per fare impresa nelle zone più difficili, così si perpetua lo spirito di Pollenzo per cambiare l’Africa e non solo. La seconda sollecitazione è quella legata a questo straordinario movimento di giovani ispirato da una adolescente svedese (Greta Thunberg n.d.r). Venerdì 15 marzo prossimo ci sarà questa grande mobilitazione in tutto il mondo: i giovani scenderanno in piazza per dire alla politica che bisogna fermare la distruzione dell’ambiente. Quindi anche voi sintonizzatevi. Vedrete che la generazione che voi rappresentate può essere quella della speranza e di un futuro migliore. Essere gastronomi vuol dire essere per il cambiamento e per la pace!”.
I neo gastronomi e le loro tesi
Ecco i nomi dei neo gastronomi e i titoli delle loro tesi.
Laurea Triennale
Dall’Italia
PIEMONTE
Alessandro Angeleri, da Alessandria, Italia, discute la tesi dal titolo: “La Cultura del Progetto applicata alla Percezione Multisensoriale del Gusto”, relatore il prof. Franco Fassio.
Federica Maria Bergonzi, da Pavone Canavese (TO), Italia, discute la tesi dal titolo: “Food Waste Innovation: un’ipotesi di valorizzazione degli sfridi alimentari nella ristorazione”, relatore il prof. Franco Fassio.
Amedeo Boscolo, da Torino, Italia, discute la tesi dal titolo: “Gastronomia di una specie invasiva. Il caso della nutria”, relatore il prof. Gabriele Volpato.
Matteo Bosticco, da Alba (CN), Italia, discute la tesi dal titolo: “L’eccesso alimentare nella dietetica del Medioevo”, relatrice la prof.ssa Antonella Campanini.
Elisa Cavrenghi, da Torino, Italia, discute la tesi dal titolo: “L’altro in cucina”, relatore il prof. Nicola Perullo.
Pietro Civallero, da Moncalieri (TO), Italia, discute la tesi dal titolo: “L’importanza e l’influenza della musica in un contesto conviviale durante l’atto gastronomico”, relatore il prof. Nicola Perullo.
Ottavia Demetra Maria Luigia Cortona, da Alessandria, Italia, discute la tesi dal titolo: “Ristorazione ed economia circolare in Italia: un’ipotesi di modello di impresa”, relatore il prof. Franco Fassio.
Ilaria Marchetti, da Diano d’Alba (CN), Italia, discute la tesi dal titolo: “Alimentazione e longevità: l’influenza del cibo sul processo fisiologico dell’invecchiamento e la sua importanza nella prevenzione”, relatore il prof. Andrea Pezzana.
Isabella Parsi, da Fossano (CN), Italia, discute la tesi dal titolo: “Da ‘Commodity’ a ‘Specialty’: un nuovo valore al consumo esperienziale. Un focus sul caffè”, relatore il prof. Damiano Cortese.
Beatrice Riva, da Cuneo, Italia, discute la tesi dal titolo: “Il biologico nel Cuneese: analisi della situazione attuale, ostacoli, soluzioni e prospettive future”, relatrice la prof.ssa Paola Migliorini.
Blanche Marie Josephine Rocca, da Collegno (TO), Italia, discute la tesi dal titolo: “Disabilità e Ristorazione”, relatore il dott. Antonio Montanari.
Leonardo Rocca, da Monforte (CN), Italia, discute la tesi dal titolo: “L’utilizzo e le classificazioni dei formaggi nei ricettari italiani tra XIV e XVI secolo”, relatrice la prof.ssa Antonella Campanini.
Andrea Sclauzero, da Lequio Tanaro (CN), Italia, discute la tesi dal titolo: “Fisharing”, relatore il prof. Franco Fassio.
Virginia Vallesi, da Saluzzo (CN), Italia, discute la tesi dal titolo: “Natural Women. Donne nel mondo del vino naturale”, relatore il prof. Nicola Perullo.
LIGURIA
Andrea Bianchi, da Alassio (SV), Italia, discute la tesi dal titolo: “Fotografia di cibo e percezione ecologica attraverso l’immagine”, relatore il prof. Nicola Perullo.
Alberto Bosisio, da Genova, Italia, discute la tesi dal titolo: “L’utilizzo della tecnologia per una filiera più corta e sostenibile”, relatore il prof. Gabriele Volpato.
LOMBARDIA
Anna Dossena, da Milano, Italia, discute la tesi dal titolo: “Il lato femminile delle zone rurali”, relatore il prof. Paolo Corvo.
Benedetta Gori, da Bergamo, Italia, discute la tesi dal titolo: “Salvaguardia della biodiversità come futuro strumento per lo sviluppo rurale”, relatrice la dott.ssa Cinzia Scaffidi.
Giovanni Vannetti, da Varese, Italia, discute la tesi dal titolo: “Analisi dello street food e ipotesi di food truck sostenibile”, relatore il prof. Franco Fassio.
ALTO ADIGE
Federica Rungger, da Marebbe (BZ), Italia, discute la tesi dal titolo: “L’androcentrismo nel mondo del vino – Studio sulla divergenza nella percezione dei difetti del vino tra uomo e donna”, relatrice la prof.ssa Luisa Torri.
MARCHE
Matteo Ceppi, da Jesi (AN), Italia, discute la tesi dal titolo: “Pratiche di Sostenibilità indigene applicate al sistema alimentare globale”, relatore il prof. Gabriele Volpato.
LAZIO
Orlando Bellincampi, da Alatri (FR), Italia, discute la tesi dal titolo: “’La nonna: convivialità e trasmissione della cultura gastronomica italiana’, relatrice la prof.ssa Antonella Campanini.
Lorenzo Piccioli, da Sutri (VT), Italia, discute la tesi dal titolo: “Beyond Taste – educazione estetica per un’ecologia del consumo”, relatore il prof. Nicola Perullo.
Elena Straccamore, da Alatri (FR), Italia, discute la tesi dal titolo: “Analisi antropologica dell’attività turistica nella comunità di San José di Mashpi, Ecuador. Focus sulle potenzialità della gastronomia locale come mezzo di attrazione turistica ed elemento di riscatto sociale per le donne della comunità”, relatore il prof. Michele Filippo Fontefrancesco.
Dall’estero
AUSTRIA
Roman Herbert Mayrhofer, dall’Austria, discute la tesi dal titolo: “Culinary tourism in Austria: The concept of the Slow Food Travel Region and its adaptability to the valley of the Bregenzerwald”, relatrice la prof.ssa Roberta Cevasco.
SVIZZERA
Pablo De Gottardi, dalla Svizzera, discute la tesi dal titolo: “”Lo stato dell’arte della canapa, il mercato europeo, quello svizzero, e il progetto Slow Weed”, relatore il prof. Franco Fassio.
Vinzenz Johannes Wenzel Hahl, dalla Svizzera, discute la tesi dal titolo: “Locahl – Possibilities and Principles of opening a Local Food Business in Bavaria”, relatore il prof. Franco Fassio.
GERMANIA
Till Georg Gloystein, dalla Germania, discute la tesi dal titolo: “Gene-Editing techniques: A new chance for genetically modified organisms in the European Union?”, relatrice la prof.ssa Paola Migliorini.
Tessa Maria Javornik, dalla Germania, discute la tesi dal titolo: “The determinants of “green” food choice, relatrice la prof.ssa Maria Giovanna Onorati.
AUSTRALIA
Hannah Patricia Lass Moffatt, dall’Australia, discute la tesi dal titolo: “Why The Restaurant Industry Needs Feminism And How Queer Women Are Leading The Way, relatrice la dott.ssa Cinzia Scaffidi.
SUDAFRICA
Maria Ita Van Zyl, dal Sudafrica, discute la tesi dal titolo: “The sustainability of dairy farming in the Western Cape, South Africa”, relatore il prof. Gabriele Volpato.
Laurea Magistrale
PIEMONTE
Stefano Bertin, da Torino, Italia, discute la tesi dal titolo: “Il commercio internazionale del riso italiano: analisi delle norme nazionali ed internazionali che lo regolano”, relatore il prof. Lorenzo Bairati.
Leonardo Grasso, da Bussoleno (TO), Italia, discute la tesi dal titolo: “Serving the interests of producers in Fair Trade VSSSOs. The case of Fair Trade Social Enterprises in WFTO”, relatore il prof. Lorenzo Bairati.
Andrea Lasagna, da San Cristoforo (AL), Italia, discute la tesi dal titolo: “Approccio sistemico alla definizione di terroir: come suolo, topografia e clima corrispondono al vino”, relatore il prof. Nicola Perullo.
LOMBARDIA
Letizia Bugini, da Busto Arsizio (VA), Italia, discute la tesi dal titolo: “Il connubio complesso tra certificazioni di sostenibilità e scelte consapevoli: Customer Analysis in Ikea Food”, relatore il prof. Gabriele Volpato.
PUGLIA
Raffaele Moretti, da Andria (BT), Italia, discute la tesi dal titolo: “Sviluppare l’e-commerce nell’agribusiness. Il caso di Natoora UK Ltd”, relatore il prof. Carmine Garzia.
CAMPANIA
Antonietta Acquaviva, da Oliveto Citra (SA), Italia, discute la tesi dal titolo: “Potenza imperiale dello zucchero. Storia, riflessioni e indagine sul desiderio del dolce e sulla sua percezione in giovane età”, relatore il prof. Nicola Perullo.
CALABRIA
Silvia Viscomi, da Soverato (CZ), Italia, discute la tesi dal titolo: “L’apicoltura urbana in Italia: il ruolo delle api nella costruzione di città resilienti”, relatore il prof. Gabriele Volpato.
SARDEGNA
Micol Luisamaria Arru, da Cagliari, Italia, discute la tesi dal titolo: Il Sulcis e il vino. Un patrimonio da conoscere e valorizzare”, relatrice la prof.ssa Roberta Cevasco.