Tavole Accademiche UNISG | Presentazione Chef 2015… la cucina del mondo a Pollenzo!

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Sono 26 di cui 7 donne, vengono da 9 nazioni diverse (Italia, Cina, Danimarca, Francia, Giappone, Israele, Marocco, Russia, Stati Uniti), 9 sono chef di ristoranti stellati, e portano sapori di cucine lontane e vicine, tutte accumunate dall’attenzione per i prodotti del territorio, per la cultura di appartenenza, con un occhio di riguardo per la ricerca delle materie prime e l’innovazione.

Gli chef ospiti delle Tavole Accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si presentano all’ateneo e ai suoi studenti venerdì 30 gennaio. Ecco i loro nomi.

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Flavio Biserni dell’Antica Fattoria del Grottaione – Montenero D’Orcia (GR) – Italia

Alessandra Bazzocchi dell’ Osteria la Campanara – Galeata (FC) – Italia

Antonio Terzano dell’Osteria Dentro le Mura – Termoli (CB)    – Italia

Jörg Trafoier del Kuppelrain  – Castelbello (BZ)  – Italia – * Una Stella Michelin

Alda Bosi de’ I Diavoletti – Capannori (LU)- Italia

Bonetta dell’Oglio, Cuoca dell’Alleanza dei Presidi Slow Food – Palermo – Italia

Noura Herrag del Darna – Azeglio (TO) – Italia/Marocco

Allievi di Niko Romito Formazione – Castel di Sangro  (AQ) – Italia

Vladimir Mukhin del White Rabbit – Mosca – Russia

Matteo Baronetto del ristorante Del Cambio – Torino – Italia – * Una Stella Michelin

Maoz Halonim & Itai Hargil del HaBasta – Tel Aviv – Israele

Zaiyu Hasegawa del Jimbocho Den – Tokyo – Giappone – ** Due Stelle Michelin

Giorgio Rapicavoli della Eating House – Miami – Stati Uniti

Michel Bras di Bras – Laguiole – Francia –  *** Tre Stelle Michelin

Alessandra Buglioni di Monale del Real Castello – Verduno (CN) – Italia

Roberto Flore del Nordic Food Lab – Copenhagen – Danimarca

Giovanna Bianco di Cà del Re – Verduno (CN) – Italia

Amy Lim e Corrado Leali di Mangiare Bere Uomo Donna – Suzzara (MN) – Italia/Cina (Hong Kong)

Davide Palluda di All’Enoteca  – Canale (CN) – * Una Stella Michelin

 Christian Milone della Trattoria Zappatori – Pinerolo (TO) – Italia

 Mauro Colagreco di Le Mirazur – Mentone – Francia – ** Due Stelle Michelin

 Torsten Vildgaard dello Studio – Copenhagen – Danimarca – * Una Stella Michelin

 Yoji Tokuyoshi del Tokuyoshi – Milano – Italia/Giappone

 Enrico e Roberto Cerea del Da Vittorio – Brusaporto (BG) – Italia – *** Tre Stelle Michelin

 Pino Cuttaia de La Madia – Licata (AG) – Italia – ** Due Stelle Michelin

Mauro Uliassi dell’Uliassi – Senigallia (AN) – Italia – ** Due Stelle Michelin

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Quest’anno i sapori e le suggestioni vengono da luoghi lontani, da chef con storie diverse e interessanti. Dal Giappone giunge la tradizione di Zaiyu Hasegawa, ma anche la contaminazione “italiana” di Yoji Tokuyoshi, per anni sous chef da Massimo Bottura, e ora fresco di apertura del suo ristorante omonimo a Milano.

Ci sono poi storie di cucine lontane trapiantate in Italia: come quella di Amy Lim, da Hong Kong, e il suo savoir faire asiatico incrociato con la cucina padana del Mantovano, e quella di Noura Herrag, che ha creato la sua oasi di raffinata cucina marocchina in Piemonte.

Gli accenti della cucina nord europea sono rappresentanti da alfieri quali Roberto Flore del Nordic Food Lab, dove si fa ricerca al servizio degli altri ristoranti, e da Torsten Vildgaard, già al Nordic Food Lab, quindi sous chef di Redzepi, ora chef stellato del ristorante Studio, entrambi da Copenhagen.

Ci sono poi nomi che hanno fatto la storia della cucina quali il francese (e Laurea Honoris Causa all’UNISG) Michel Bras così come chi fa cucina con i prodotti reperiti all’interno di un mercato popolare, lo Shuk HaKarmel di Tel Aviv, come l’israeliano Maoz Halonim dell’HaBasta.

Le Tavole Accademiche, progetto giunto al suo terzo anno di vita, costituiscono un motivo di attrazione e entusiasmo per gli chef che hanno accettato l’invito dell’UNISG.

Mettersi al servizio di una mensa universitaria, preparando piatti di alta qualità con un costo contenuto per studenti da tutto il mondo è una sfida che in molti hanno voluto raccogliere.

Così il giovane Christian Milone, chef della Trattoria Zappatori di Pinerolo: “Vivo di stimoli e di sfide… e il confronto aperto è il modo più rapido per crescere ed evolvere. Mi hanno insegnato che chi ha avuto grandi maestri non ha paura di condividere il suo sapere e io continuerò a rispettare questa usanza: per questo sono qui”.

Dalla Russia, Vlamir Mukhin, talento riconosciuto a livello internazionale del White Rabbit di Mosca, afferma: “I miei piatti sono stagionali. Questo significa che utilizzo i prodotti migliori e più freschi. Questo è quanto mio padre mi ha insegnato: nella mia famiglia siamo cuochi da 5 generazioni e abbiamo la cucina russa nel sangue.