Nuove destinazioni per i ragazzi del secondo anno del corso di laurea triennale: Canada, Stati Uniti, Cuba, Cina (per la prima volta tra gli itinerari dei viaggi didattici dell’UNISG), India e Marocco.
Vediamo nel dettaglio dove e che cosa faranno i nostri studenti.
Due gruppi viaggiano nell’America Settentrionale.
Un primo gruppo è diretto nella regione di Vancouver, Canada, dove incontra produttori, ristoratori, pescatori e attivisti locali ed assiste a lezioni presso la University of Victoria sul tema dei cibi indigeni della regione costiera della British Columbia con i professori Nancy Turner, Elder Joan Morris, Pamela Spalding.
Tra le varie realtà visitate e gli esperti incontrati: Choice Kitchens and the Foodbank, UBC Farm, Home On the Range Farms, David Asher-Rotsztain, Guerrilla Cheese, Philip Soleman di Edible Vancouver, Ryan Johnson e Tanya Sutcliffe di Eco-Trust, Granville Island Market, Sooke Harbour House, Finest at Sea, Ottavio Bakery, Bill Jones di Deerholme Farm.
Ancora nel nord America un secondo gruppo, destinato però al New England, negli Stati Uniti.
Qui i ragazzi hanno in programma vari appuntamenti e attività: si inizia a Burlington nel Vermont con una discussione al New England Culinary Institute, quindi all’Intervale Center si parla di “The Food Hub: Models for Regional Agriculture”, poi attività di volontariato presso il Food Shelf comunitario di Burlington, e infine tour delle fattorie della regione. Successivamente il gruppo si trasferisce a Portland nel Massachusset, dove visita la città e le sue principali realtà legate al cibo e continua il tour con una giornata ad Harpswell con contadini e pescatori. È poi la volta di Boston dove gli studenti incontrano i loro “colleghi” del corso Food & Senses della Boston University e visitano la storica città della costa est.
Un terzo gruppo ha invece come destinazioner l’isola di Cuba, dove vanno alla scoperta dell’agricoltura e delle produzioni locali. Interessante il programma che prevede l’incontro con il dott. Rafael Suárez Ojeda per alcune lezioni introduttive sul contesto cubano e sull’agricoltura e la storia dell’alimentazione in Cuba tenute da Madelaine Vázquez Galvez, Ofelia Menéndez, Niurka Pérez. Gli studenti visitano poi la “Maqueta” dell’Avana, ovvero il modello di città concepita come strumento per la pianificazione urbana della capitale, quindi il Museo della Revolución, il centro storico dell’Avana Vieja e il “Parque Histórico Militar Morro Cabaña”: per concludere cena tra le bancarelle del “Parque”.
L’itinerario cubano prosegue a ritmo serrato con visita al vivaio ALAMAR, un’UBPC “Unidad Básica de Producción Cooperativa”, e lezione sullo sviluppo delle UBPC in Cuba e sul ciclo produttivo in comunità con la prof.ssa Isis Salcines e il direttore Miguel Angel Salcines.
Più tardi si incontrano Vilda e José Antonio Lamas, due pensionati che si dedicano al progetto comunitario per la produzione e conservazione artigianale degli alimenti e piante medicinali.
Nei giorni seguenti tappa alla riserva ecologica della Biosfera “Sierra del Rosario” e visita al “Orchidario Soroa” , quindi a “Las Terrazas” dove si trova l’eco-ristorante “El Romero” di Tito Armando Nuñez Gudás. Poi ancora si va verso San Cristobal per visitare un progetto di conservazione di alimenti di Vilda e Pepe Lamas, mentre a Pinar del Río si visita un’azienda produttrice di tabacco per conoscerne la filiera completa.
Il viaggio continua con la visita alla FACRC “Federación de Asociaciones culinarias de la Republica da Cuba” per una lezione sulla cultura culinaria in Cuba con lo chef Eddy Fernandez Monte, poi all’Associazione CubaSolar, che da decenni sviluppa tecnologia per l’uso delle energie rinnovabili.
A Santo Suárez si visita il progetto “Vida Sana, Aire Puro” a cura di Yeikel Santos Pérez, giovane appartenente alla rete dei giovani di Slow Food. Il suo progetto comunitario coinvolge persone di tutte le età e cerca di promuovere l’alimentazione corretta e realizza corsi sui temi come la permacoltura, energie rinnovabili e zootecnia. Al termine di questo incontro I ragazzi UNISG si trasferiscono a San Francisco de Paula presso la “Finca El Vigia” dove dal 1939 lo scrittore americano Ernest Hemingway visse fino al suo rientro in patria nel 1960, quindi visita al Giardino Botanico Provinciale del ristorante “DiVino” con il proprietario Marco De Luca.
La serie di appuntamenti è ancora molto fitta: si continua con una giornata di studio sulle denominazioni e gerarchie delle istituzioni produttive a Cuba a cura della dott.ssa Aurelia María Castellanos Quintero, presidentessa dell’ACPA “Asociación Cubana de Producción Animal”, quindi si prosegue con un percorso tra diverse aziende che appartengono all’Associazioni ACPA nella Città dell’Avana pranzando presso i produttori.
A San José de las Lajas i nostri studenti visitano l’Università dell’UNAH e incontrano famiglie contadine della comunità, che svolgono attività agricole e allevamento. Inoltre tappa presso un produttore di rum per conoscere la filiera di produzione, commercializzazione e distribuzione.
A Campo Florido ancora incontri con comunità di produttori insieme a Aurelia María Castellanos.
Infine visita all’INIFAT “Instituto de Investigaciones Fundamentales en Agricultura Tropical” un tempo fa è diretto anche dal padre di Italo Calvino e dove lo scritto è cresciuto, una istituzione che da più di cent’anni lavora nella ricerca e nello sviluppo sostenibile dell’agricoltura cubana, alla conservazione, controllo e miglioramento delle risorse fitogenetiche.
Nel continente africano i ragazzi viaggiano poi in Marocco, un gruppo nel nord e uno nel sud del paese magrebino.
Entrambi i gruppi giungono a Casablanca e si trafescono ad Azemmour, per l’incontro con la celebrity chef Choumicha, nonché massima esperta della cucina marocchina, quindi visita alla sua cucina utilizzata come set televisivo per le sue trasmissioni e lezione sull’uso delle spezie: segue visita e pranzo degustazione alla Maison du Foie Gras che produce foie gras halal.
Un gruppo prosegue per Safi dove incontra Salaheddine Sahraoui di Slow Food Marocco, per una visita alla produzione di menta a Chemaia e cena a base di sardine, pesce tipico della zona costiera di Safi. Quindi si prosegue per Agadir dove, lungo la strada, i ragazzi incontrano I produttori di cumino di Jnane Bouih e visitano la cooperativa femminile di olio d’argan a Tighanimine. Il viaggio prosegue con tappa alla cooperativa di Zafferano di Taliouine (presidio Slow Food), e poi escursione nei campi con i contadini per la raccolta dei fiori di croco. Il giorno seguente il gruppo si sposta nella Valle del Drâa alla scoperta della cultura berbera. Ultima tappa è Marrakesh, con visita ad un tipico mercato settimanale insieme a Fatiha El Jazouli, presidente della cooperativa Coopérative Féminine Agricole Amasnighrem.
Il secondo gruppo si dirige invece al nord del paese, in direzione Shoul, poco fuori la capitale Rabat: qui assiste ad una lezione sull’agricoltura biologica in Marocco, tenuta da Zineb Benrahmoune presso la sua fattoria didattica. Quindi i ragazzi si trasferiscono ancora più a nord, nella regione montagnosa del Rif, presso Asjen, per la visita alla cooperativa femminile produttrice di couscous, quindi sistemazione nella Gîte Hommar, agriturismo tradizionale in famiglia. Il giorno seguente si effettua una escursione nel parco nazionale di Bouhachem per conoscere piante medicinali e erbe aromatiche della zona, per poi spostarsi a Brikcha presso la famiglia El Azzouzi con la quale si seguirà un laboratorio sul pane tradizionale della cucina J’bala.
L’itinerario continua con visita alla cooperativa femminile “Al Wifaq”, che produce il sale di Zerradoun, quindi a Chefchaouen per incontrare i referenti dell’associazione ambientalista ATED Talassemtane per una lezione sulla cultura Jebdie e le tribù indigene delle montagne del Rif. I ragazzi proseguono poi per Aghram dove alloggiano presso la famiglia Ben Said per seguire la produzione del tipico Samet, mosto cotto con uve della zona e futuro presidio Slow Food e la distillazione di erbe medicinali ed erbe aromatiche. La tappa successive è Rhafsai presso la Gîte Kissane della famiglia Azennoud, per conoscere le attività dell’agriturismo, quali produzione di olio d’oliva, apicoltura.
Infine il gruppo si dirige a Fès, per una visita a quella che è la capitale culturale del Marocco, ed infine si ritorna a Casablanca per un incontro con la chef Meryem Cherkaoui, che accompagna il gruppo al mercato di Casablanca per un pranzo a base di cibo di strada tradizionale.
Dal continente africano a quello asiatico: un altro gruppo di studenti è infatti diretto in India.
In particolare fa tappa nel nord est del paese: a Shillong visita la MLCU (Martin Luther Christian University) per una sessione di orientamento sulla biodiversità e sulla diversità culturale delle tribù del Meghalaya, quindi il Museo Etnografico Don Bosco di Mawlai per approfondire cultura, arte e linguaggio delle tribù locali e il tradizionale mercato Bara Bazaar.
Inoltre i ragazzi incontrano gli ex studenti UNISG Rahul Antao e Annelie Bernhardt per parlare del Festival Gastronomico di Meghalaya e visitare orfanotrofio maschile William Lewis Boys Home di Mawphlang. Molto interessante è la full immersion che gli studenti faranno nella cultura locale, con visita ad un bosco sacro, ad aziende agricole, a un guaritore tradizionale e a capi tribù della regione.
Nei giorni seguenti gli studenti effettuano una escursione a Nongtraw, soggiornando presso le famiglie di capi locali, per conoscere le coltivazioni del miglio e la produzione di miele. I ragazzi fanno poi ritorno nella metropoli di Dehli dove incontrano lo chef Gunjan Goela e cenano presso l’Embassy Restaurant, Connaught Place, quindi presso l’ITC fanno pratica in cucina con la preparazione di piatti indiani. Non manca una visita alla città vecchia e ai suoi principali punti di interesse come la Fortezza Rossa e la Moschea Moti Masjid, quindi una camminata guidata con lo chef Gunjan Goela, con tappe al Chawri Bazar e al Mercato Dilli Haat. Il viaggio si chiude con la cena di gala presso Ristorante Dakshin presentato dallo chef Lambert Chiang.
Un ultimo gruppo si reca per la prima volta in Cina con arrivo a Pechino e poi trasferimento a Mutianyu per una escursione alla Grande Muraglia. Gli studenti mettono poi letteralmente “le mani in pasta” con una lezione pratica di preparazione di noodles e ravioli cinesi presso Xiaolumian nel Yingbeigou e visitano la locale scuola per conoscere I progetti legati all’agricoltura sostenibile. Il gruppo si sposta quindi nel villaggio di Beigou, distretto di Huairou per un incontro con Jim Spear, sempre per parlare di sostenibilità. Quindi visita al villaggio e incontro con il dottor Liu, medico “Scalzo” ed esperto di piante medicinali, dopodichè ancora pratica culinaria nella preparazione dei ravioli di sorgo con la signora Wang.
In serata la delegazione UNISG ritorna a Pechino dove assiste alla tradizionale preparazione dell’anatra laccata, con cena al Li Qun Roast Duck Restaurant. Il giorno seguente si parte per il mercato di Maliandao, il più grande mercato del tè della Cina, la cui visita prenderà tutta la giornata. In serata si assiste allo spettacolo tradizionale presso il teatro Chaoyang infine cena al ristorante tibetano Makye.
Seguono visite e incontri al locale mercato dei contadini e quindi una lezione sulla medicina tradizionale cinese, con accenni su dieta e nutrizione.
I ragazzi si spostano poi alla God’s Grace Garden, la prima fattoria cinese con sistema sostenibile, dove faranno delle attività sul campo. Quindi visitano anche la fattoria biodinamica della comune della Collina delle Fenici e la fattoria del Piccolo Asino, la più grande Community supported agriculture della Cina. Little Donkey.
Ci sarà tempo anche per scoprire Pechino, sia a piedi che in bicicletta, e salutare la cina con una cena tipica nella capitale.