On line tutti i contenuti del numero 0 e 1
Ritorna la rivista scientifica dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
Il numero 1 è fresco di stampa, e contemporaneamente sono online il numero 0 nelle versioni italiana e inglese e il numero 1 in versione italiana.
Sul sito della rivista http://www.unisgjournal.it/ è infatti possibile registrarsi per visualizzare e leggere tutti i contenuti.
Vediamo nel dettaglio il sommario del numero 1, sezione per sezione.
In primo piano, Viaggio sul Po, contenente articoli di Alberto Capatti, Fausto Cantarelli e Silvestro Greco dedicati al tema del Grande Fiume in vista del viaggio degli studenti dell’ateneo in programma per il mese di ottobre 2007. L’obiettivo è fornire una visione d’insieme della storia, dell’antropologia, della cultura delle terre del Po, insieme alla consapevolezza dei problemi che lo caratterizzano ormai con gravità irrimediabile.
Hidden Connections sono le connessioni nascoste di cui parla Fritjof Capra nel suo articolo (Sostenibilità cibo e vita): gli esseri viventi a tutti i livelli sono tra loro interconnessi in una rete dinamica e fluida la cui fonte di energia è identificabile nel metabolismo. Comprendere che anche noi facciamo parte di questa rete come esseri umani è fondamentale per una sopravvivenza della nostra (e delle altre) specie.
Il Dibattito si sviluppa intorno al tema della filiera corta: vari autori (Claudio Peri, John Wilkinson, Gail Feenstra, Pierluigi Frassanito) contribuiscono, sviluppando punti di vista diversi e complementari, a mettere in luce le potenzialità in termini economici, ma anche in termini di salvaguardia delle tradizioni, della fiducia connessa al consumo, delle reti sociali e della specificità locale di questa formula di distribuzione: solo apparentemente innovativa, essa ha radici lontane e offre migliori prospettive per il futuro dei consumi agroalimentari.
La sezione Progetti è dedicata al tema della commistione tra l’approccio slow e il design: da questo connubio innovativo nasce una nuova sostenibilità e una più attenta sensibilità all’ambiente, alla qualità della vita e ai tempi quotidiani, anche per coloro che si occupano di progettare spazi e oggetti di uso comune.
In Ricerca gli articoli di Françoise Sabban e Giovanni Appendino offrono due interessanti prospettive sul tema della ricetta, mostrando come sia stretta e radicata nell’antichità la connessione tra la ricetta chimica e quella culinaria e aprendo contemporaneamente scenari ad elevata innovazione in cui i più moderni ristoranti in voga scelgono l’estremismo della cucina molecolare, trasformando le loro cucine in veri e propri laboratori, versioni iper-moderne degli spazi in cui un tempo l’alchimista combinava pozioni e intrugli.
E ancora lo spazio delle Recensioni. Laura Prosperi commenta tre diverse edizioni dell’Atlas of Food, una mappatura del mondo secondo un punto di vista alimentare per districarsi meglio e con maggiore immediatezza nella molteplicità dei processi di produzione, stoccaggio, commercializzazione e consumo degli alimenti e cogliere la stretta interconnessione di tale consumo con le pratiche socioculturali dei diversi paesi. Simone Cinotto affronta il volume Meals to Come di Warren Belasco, uno sguardo profetico verso l’alimentazione umana del futuro, dei prossimi 50-100 anni alternando voci allarmistiche e infauste a prospettive più ottimistiche e raccogliendo da entrambe spunti di riflessione utili ad un consumo più adeguato possibile per il presente.
Chiude il numero la sezione Campus, dedicata alla vita universitaria, al tema degli stage a tutto tondo per mettere a confronto le diverse voci interpellate in questo progetto didattico e culturale: la didattica con la sua programmazione, la voce di chi sta dietro alle quinte dello stage o lo organizza, sia in loco che dall’Università, e infine l’estratto di un report di uno studente come esempio di prodotto didattico finale di questa esperienza.