La storia, le mode e l’evoluzione del gusto del vino dal Medioevo ad oggi
Un convegno internazionale organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche e dal CeSA
“Il vino: varietà, distinzioni sociali, storia"
Sabato 5 novembre ore 14,30 Sala Rossa dell’Agenzia di Pollenzo
Sabato 5 novembre, presso la Sala Rossa dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, si terrà il convegno internazionale “Il vino: varietà, distinzioni sociali, storia”, organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche (UNISG) in collaborazione con il CeSA (Centro Studi per la storia dell’alimentazione e della cultura materiale Anna Maria Nada Patrone).
Interverranno studiosi e accademici internazionali, esperti in diverse
discipline, ma uniti dal tema conduttore che è la storia del vino.
Aprirà la giornata il prof. Alberto Capatti, Rettore dell’UNISG, seguito dai vari relatori.
Allen J. Grieco (professore presso l’Harvard University Center
for Italian Renaissance Studies, Firenze e l’UNISG di Pollenzo e
Colorno) presenterà una relazione dal titolo: “Vini, varietà di vitigni
ed evoluzione del gusto in Italia”. Questo studio tratta l’evoluzione
del gusto per il vino in Italia dal XVI secolo alla fine del XVIII,
illustrando in particolare come alcune varietà di vino hanno orientato
il mercato e determinato la scelta di tecniche di vinificazione.
Jancis Robinson, inglese, scrittrice, giornalista e
studiosa di viticultura (autrice del The Oxford Companion to Wine, del
The World Atlas of Wine – con Hugh Johnson – e della Guida ai vitigni
del mondo pubblicata in Italia da Slow Food Editore), tratterà “Mode e
preferenze nella scelta delle varietà di vitigni nel periodo
1975-2005”.
Con un excursus che va dalla “scoperta” del vino bianco negli anni
Settanta, passando per la moda del Cabernet Sauvignon degli anni
Ottanta, arrivando alla rivalutazione delle varietà autoctone agli
albori del 2000, la Robinson fornirà una sintesi della storia del gusto
moderno per il vino.
Attilio Scienza (Università di Milano e Università di Scienze
Gastronomiche), con l’intervento dal titolo “Nuove ipotesi sull’origine
dei vitigni europei: l’apporto dell’antropologia e della biologia
molecolare”, riporterà i suoi studi sul DNA di alcuni vitigni,
che testimoniano come esista un legame tra le viti europee del
Neolitico e le viti di origine asiatica, portate via mare e via terra
dalle popolazioni migranti tra l’Oriente (in primo luogo dal Caucaso) e
l’Europa.
Rolf Sprandel, storico tedesco, professore di storia economica
del basso medioevo all’Università di Würzburg, in “Esportazione dei
vini italiani in Germania nel basso medioevo” illustrerà un suo studio
sul mercato medioevale del vino in Germania, in riferimento
all’importazione dei vini italiani più “alla moda” nel XV e XVI secolo.
La conferenza mette dunque ad uno stesso tavolo umanisti e scienziati,
intenzionati a dialogare attorno ad un tema, il vino, che attiene a
svariate discipline, con l’obiettivo di organizzare nel 2006 presso
l’Università di Scienze gastronomiche, un grande convegno
internazionale che raggruppi i principali esperti della materia.
La conferenza è ad ingresso libero: è previsto il servizio di traduzione simultanea.