in “Viticoltura e Agricoltura Biodinamica”
22-23 giugno 2004
L’Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche inaugura
il 22 e il 23 giugno la sede di Pollenzo, con un seminario
internazionale dedicato alla viticoltura e all’agricoltura biodinamica.
Un appuntamento che si rivolge in primo luogo ai produttori viticoli
italiani, vista la limitata disponibilità dei posti, ma che è
idealmente aperto a tutti gli interessati.
“A Pollenzo si tratta un argomento molto discusso, poco conosciuto e,
spesso, oggetto di critiche e malintesi: l’agricoltura biodinamica”,
sostiene Alberto Capatti, Coordinatore didattico e scientifico
dell’Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche.
“Dunque ben venga un incontro articolato, per fare chiarezza ed
introdurre i principi dell’agricoltura biodinamica applicata alla
viticoltura”. Il seminario di Pollenzo raccoglie i migliori esperti
internazionali della materia, viticoltori, agronomi e ricercatori, con
l’obiettivo di portare le loro esperienze professionali e i risultati
delle recenti sperimentazioni scientifiche.
Gli interventi affrontano la storia del movimento biodinamico,
l’importanza della vitalità del terreno, i principi e i fondamenti
dell’approccio e delle tecniche biodinamiche, l’urgenza della sua
applicazione per la rinascita dei terroir, la certificazione, le
malattie degenerative della vigna e la loro prevenzione, la ricerca
scientifica e l’esperienza personale di viticoltori e agronomi.
Intervengono: Carlo Triarico, storico della scienza dell’Associazione Agricoltura Biodinamica, Guy Kastler, Presidente de Résau Français Semences Paysannes, Claude Bourguignon , agronomo esperto in microbiologia del suolo, Jean Philippe Coulomb, professore di patologia vegetale all’Università di Avignone, Lucietta Betti, professore incaricato di patologia vegetale all’ Università di Bologna, Thomas Alfoldi, ricercatore del Fibl (Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica), Mauro Carlin , agrotecnico, consulente dell’Associazione Agricoltura Biodinamica, Nicolas Joly, viticoltore biodinamico dal 1984 – Château de la Roche aux Moines, Stefano Bellotti, viticoltore biodinamico dal 1985 – Azienda Agricola Cascina degli Ulivi , Jean Pierre Amoreau, viticoltore biologico e biodinamico dal 1934 – Château du Puy e Stefano Pescarmona, agronomo, collaboratore dell’Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche.
Martedì 22 giugno 2004
ore 8,30 – 12,45
Presentazione
Alberto Capatti – Coordinatore didattico-scientifico dell’Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche
Introduzione storica all’agricoltura biodinamica
Carlo Triarico – Storico della Scienza – Associazione Agricoltura Biodinamica
Dal vivaio alla vigna: la degenerazione del vivente
Guy Kastler – Presidente del Résau Français Semences Paysannes
Il suolo: un luogo complesso e sconosciuto
Claude Bourguignon – Agronomo, esperto in microbiologia del suolo
Studio citologico e biochimico di due vigneti condotti con i
metodi dell’agricoltura biodinamica e dell’agricoltura integrata
Jean Philippe Coulomb – Professore di Patologia vegetale – Università di Avignone
Omeopatia in agricoltura: una realtà possibile
Lucietta Betti – Professore incaricato di Patologia vegetale – Università di Bologna
Le prove DOK: i risultati di 21 anni di ricerca del Fibl – Forschungsinstitut für biologischen Landau
Thomas Alfoldi – Ricercatore Fibl
ore 9,00 – 12,45
La qualità biodinamica e il marchio Demeter
Mauro Carlin – Agrotecnico, consulente dell’Associazione Agricoltura Biodinamica
L’urgenza della biodinamica per la rinascita delle appellazioni di origine
Nicolas Joly – Viticoltore biodinamico dal 1984 – Château de la Roche aux Moines
Le forze, i ritmi e i preparati biodinamici
Nicolas Joly
ore 14,30 – 18,30
Esperienze in campo e in cantina
Stefano Bellotti – Viticoltore biodinamico dal 1985 – Azienda Agricola Cascina degli Ulivi
Jean Pierre Amoreau – Viticoltore biologico e biodinamico dal 1934 – Château du Puy
Il punto di vista tecnico: immagini e riflessioni
Stefano Pescarmona – Agronomo, Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche