Alex Atala: il cuoco che cucina l’Amazzonia

alex atala

 

Giovedì 5 dicembre alle 16 presso la Sala Rossa dell’Agenzia di Pollenzo lo chef brasiliano annoverato da Time Magazine tra le 100 persone più influenti nel 2013 parlerà di D.O.M. La riscoperta degli ingredienti Brasiliani”E giovedì 5 dicembre una cena unica con le sue ricette, abbinate ai vini della cantina Planeta

 

A prima vista, Alex Atala, sembra una rockstar: affascinante e di tendenza. Poi invece si rivela invece una delle menti più interessanti della cucina mondiale di oggi. Perché Alex Atala, paulista classe 1968, dopo aver lavorato in alcune delle più prestigiose cucine di Francia, Belgio e Italia, è tornato nel nativo Brasile per dare vita al suo personale progetto gastronomico, culminato nel 1999 nella nascita di D.O.M. Restaurant: data che coincide con l’inizio di una nuova era per la cucina brasiliana.

Alex Atala può essere definito come il paladino della nuova gastronomia carioca, ma soprattutto come il promotore del patrimonio culinario dell’Amazzonia.
Sin da ragazzo è stato attratto dalle ricchezze di questa straordinaria regione fluviale: con i suoi pesci giganti come il pirarucu e il tambaqui, i frutti più inconsueti come il cupua o le verdure selvatiche come il pomodoro cublu, fino alle formiche, ai funghi spontanei e alla radice di manioca, da sempre presenti nella dieta degli indios della foresta.

Atala ha portato agli onori dell’alta cucina questi prodotti e ingredienti primordiali, con un lavoro di ricerca unico, e una riproposizione sofisticata e sorprendente. E tutto questo con un occhio di riguardo alla sostenibilità, al consumo responsabile e alla stagionalità dei prodotti. La sua fama, quindi, ha valicato i confini e l’oceano, giungendo anche in Europa: una vera bandiera della multicultura e della biodiversità.

All’Università di Pollenzo, lo chef proporrà un menù ricco di suggestioni esotiche, ma non solo. Giovedì 5 dicembre, alle 16 nella Sala Rossa dell’Agenzia di Pollenzo, terrà una speciale conferenza per gli studenti, intitolata “D.O.M. La riscoperta degli ingredienti brasiliani”.

E per chi volesse provare la sua cucina le Tavole Accademiche hanno organizzato una cena, giovedì 5 dicembre alle 20,30, aperta al pubblico e su prenotazione. Il menù prevede “Cevichi de berinjela”, “Mini Arroz com alcachofras”, “Pupunha Carbonara”, “Ravioli de Banana”: il tutto abbinato ai vini dei diversi territori siciliani della cantina Planeta. Per prenotare la cena: ristorante@unisg.it – tel. 340 3748532

Planeta è un produttore di vino siciliano nato nel 1995. Una lunga tradizione agricola alle spalle che da 17 generazioni – dal 1500 – si tramanda tra Sambuca di Sicilia e Menfi. Oggi Planeta rappresenta ben sei modi di esprimere il territorio in sei cornici diverse. Tante sono, infatti, le tenute nelle quali si produce vino, ciascuna con uno specifico progetto di ricerca e valorizzazione.Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a Vittoria, Buonivini a Noto, Feudo di Mezzo sull’Etna a Castiglione di Sicilia e infine La Baronia a Capo Milazzo. Questi sono i luoghi di Planeta, per una superficie complessiva di vigneti che ammonta a più di 350 ettari. Attraverso le proprietà di famiglia quello di Planeta si configura come un viaggio attorno alla Sicilia e ai suoi vini più grandi.