Al via il terzo anno accademico

Al via il terzo anno accademico dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche

Si è ufficialmente aperto, alla presenza del Vicepresidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli,
l’anno accademico 2006-2007 dell’Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche. L’inaugurazione si è svolta presso il Teatro
Politeama Boglione di Bra.

Ha aperto gli interventi il Rettore prof. Alberto Capatti, il
quale ha ricordato le ragioni che hanno portato alla nascita
dell’ateneo e sottolineato come l’idea di gastronomia fosse, ancora nel
XIX secolo e fino ai giorni d’oggi, difficilmente coniugabile con
quella di scienza. « L’Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche » ha affermato « nasce dall’esigenza di fornire una nuova
cultura alimentare in grado di superare la globalizzazione e
omologazione delle produzioni e dei consumi ».

Il presidente di Slow Food Internazionale Carlo Petrini, dopo
aver sottolineato l’importanza della presenza del Ministro della
Cultura all’inaugurazione dell’anno accademico, ha ricordato come sia
innovativo il concetto di gastronomia intesa come scienza
multidisciplinare complessa, che pone al centro la sostenibilità
ambientale. Allora l’obiettivo diventa non tanto quello di formare
buongustai, quanto di insegnare un metodo per rilocalizzare
l’agricoltura, salvaguardare le produzioni e le tradizioni, esaltare la
forza delle diversità.

Il Vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli ha, infine, rilevato
l’unicità dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche anche
per ciò che rigurda il numero degli studenti stranieri, circa il
quaranta per cento degli iscritti, a fronte di un due per cento delle
altre facoltà italiane e un sei per cento di quelle europee. Ha poi
lodato l’impegno pioneristico di Slow Food, motivo di prestigio per
tutto il nostro paese, che, da grande organizzazione del mondo
associativo, è ora diventata anche un’istituzione universitaria
portatrice di una vocazione internazionale impegnata a salvagurdare
territori, culture e tradizioni.

Si è trattato di un’inaugurazione informale ma importante per questo
giovane ateneo, che, al termine dell’anno accademico, a settembre 2007
licenzierà i primi laureati: i nuovi scienziati della gastronomia.

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