Sabato 10 giugno

Prato Agenzia di Pollenzo – ore 21:00

Le proiezioni dei film sono previste intorno alle 22. Dalle 21 giuria, ospiti e comunità migranti presenteranno i film in concorso e introdurranno all’Iftar collettivo, momento di rottura del digiuno del mese del Ramadan.

NEW NEIGHBORS di  E.G. Bailey (Usa 2016, 9′) – Cortometraggio
New Neighbors è una storia di una madre afroamericana che, con i suoi due figli, si trasferisce in un nuovo quartiere a maggioranza bianca. Qui deve affrontare tutta una serie di problemi e discriminazioni a causa dei pregiudizi nei loro confronti, cercando di garantire la sicurezza della sua famiglia.

BUNKERS di Anne-Claire Adet (Svizzera2016, 14′)- Cortometraggio
Un’immersione sensoriale e in prima persona nell’esperienza soffocante di un rifugio sotterraneo in Svizzera risalente alla seconda guerra mondiale, nel quale, a decine di metri di profondità, vengono oggi rinchiusi i richiedenti asilo. Il film invita lo spettatore a vivere l’angoscia di uno di loro, Mohammad, che rievoca la sua esperienza di vita sotterranea.

A NEW HOME di Ziga Virc (Slovenia 2016, 14′)- Cortometraggio
Qual è il pericolo più grave che l’Europa deve affrontare: la crisi sui suoi confini o la sua stessa paranoia, la paura? La protagonista, guidando per andare a lavoro, passa attraverso la tendopoli di rifugiati nel parco. Non ha intenzione di fare loro del male, né loro hanno intenzione di farlo a lei. Allora perché, quando le loro strade si incrociano, le cose finiscono per prendere una brutta piega?

LOZA di Jean-Sébastien Desbordes, (Francia, 2017, 31′) – Lungometraggio
Loza ha cinque anni ed è nata in Sudan. Nel maggio 2016 ha lasciato il suo paese con suo fratello e sua madre, Nada, per sfuggire alla dittatura. I trafficanti di migranti avevano promesso un viaggio sicuro verso l’Europa per 2500 dollari, ma l’attraversamento si è rivelato un incubo.

PRISON SISTERS di Sarvestani Nima (Svezia 2016, 90′) – Lungometraggio
Il fim racconta il viaggio di due giovani donne che sono uscite di prigione in Afghanistan. Una volta fuori, la tregua che avevano vissuto in prigione lascia il posto a minacce di morte e violenza. In quanto donne ed ex-carcerate, Sara e Najibeh non hanno alcun diritto di esistere.


Domenica 11 giugno

Prato Agenzia di Pollenzo – ore 21:00

Le proiezioni dei film sono previste intorno alle 22. Dalle 21 giuria, ospiti e comunità migranti presenteranno i film in concorso.

NO JUNGLE di Carmen Menéndez (Spagna 2016, 16′) – Cortometraggio
Attraverso le storie di alcuni rifugiati siriani accampati a Calais, non lontano dalla “Giungla”, l’autrice fa luce sia sulla speranza di giungere in Inghilterra sia sulla continua violazione dei diritti umani perpetuata in questi luoghi.

LES MISERABLES di Ladj Ly (Francia, 2017, 15′)- Cortometraggio
Le tensioni tra giovani e polizia nei quartieri periferici delle città francesi. Una particolare una forma di impunità: gli abusi della polizia.

SASHA di Joven Fèlix Colomer (Spagna/Ucraina 2016, 54′) – Lungometraggio
Sasha è un ragazzo di otto anni che vive in Ucraina con la mamma e cinque fratelli. La loro vita quotidiana è caratterizzata dalla miseria ed è resa ancor più complicata dalla guerra attuale nel paese. Sasha lascia l’Ucraina per trascorrere un’estate con una famiglia in Catalogna.

LES SAUTEURS di Moritz Siebert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibé (Danimarca 2016, 80′) – Lungometraggio
Sul Monte Gurugú intorno a Melilla, enclave spagnola in Marocco, migliaia di africani attendono di riuscire a scavalcare la recinzione che separa i due continenti.  È ad Abou, originario del Mali, che gli autori affidano una videocamera per raccontare le storie, i progetti e le paura di questa comunità.


Lunedì 12 giugno

Prato Agenzia di Pollenzo – ore 21:00

Le proiezioni dei film sono previste intorno alle 22. Dalle 21, sul palco del Migranti Film Festival si avvicenderanno i protagonisti dell’evento, associazioni, comunità migranti,  volontari, artisti, studenti, operatori sociali, studiosi nella costruzione di un simbolico film live sull’accoglienza e sull’ospitalità. A seguire, premiazione dei film vincitori.

DISTANCE di Cristian Perez Scigliano (Regno Unito 2015, 20′) – Cortometraggio
Questa è una storia di immigrati, un ritratto di persone in cerca di opportunità. Raul arriva a Londra in cerca di un futuro migliore e si trova solo in una delle più grandi città del mondo. Lontano dalla famiglia e dal suo paese natale, vive in una casa comune dove tutti hanno i suoi stessi problemi. Presto dovrà uscire di casa e trovare la propria strada.

PEACE. PLEASE. di Tina Lagler & Blaž Miklič (Slovenia, 2016, 7′) – Cortometraggio
Nascosti dagli occhi del pubblico, più di 1200 uomini vivono nelle grandi sale dell’antica stazione ferroviaria di Belgrado, in Serbia. La maggior parte di essi viene dal Pakistan e dall’Afghanistan ed è fuggita a causa di problemi politici o semplicemente per cercare una vita migliore. Il film ci immerge nella loro vita a Belgrado nel bel mezzo di un terribile inverno: la loro lotta contro il freddo, la neve e circostanze sfortunate, pur cercando di mantenere il buonumore. Sono uomini e ragazzi coraggiosi, che hanno lasciato alle proprie spalle la vecchia vita, la famiglia, gli affetti.

CHEATING FOR PAPERS di Valmir Tertini (Albania, 2016, 19′) – Cortometraggio
Merita ha accettato che suo marito Azem sposasse una donna tedesca solo per ottenere i documenti. Questo fenomeno è diffuso in Kosovo e avviene perché non esiste altra soluzione per entrare in Europa. Azem e Merita hanno una figlia e dopo quattro anni Anna, la moglie tedesca di Azem, insiste per andare in Kosovo a conoscere la patria del marito.

IZABELA  di Ylvaa Johansson (Svezia, 2017, 35′)- Lungometraggio
Ylvaa incontra Izabela in un parco pubblico di Oslo nell’estate 2012. Izabela ha 18 anni e vive nel parco per raccogliere fondi per sostenere la sua famiglia rimasta in Romania. Tre anni dopo si incontrano di nuovo in Svezia per coincidenza: Ylvaa sta studiando all’università, ma la situazione di Izabela è invariata. Ora vive in un furgone con sua madre, il fratello e il cugino, vendendo riviste per spedire denaro ai suoi figli gemelli. Quando Izabela decide di tornare alla sua città natale Berbesti, Ylvaa va con lei.

PER UN FIGLIO di Suranga Deshapriya Katugampala (Italia, Sri Lanka 2016, 74′) – Lungometraggio
Sunita, una donna srilankese di mezza età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni: la loro è una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio vive un mix culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per adattarsi a un paese al quale non vuole appartenere.